Oggi voglio parlarti di me. Voglio parlarti delle mie sfide, delle mie emozioni, delle mie paure, ma anche delle mie soddisfazioni di ogni giorno da quando ho deciso di fare della mia passione per la montagna il mio lavoro diventando guida (Accompagnatore di M.Montagna L 6/89).
Un lavoro sognato e desiderato per lungo tempo tra i tavoli e le carte dell’ufficio. E’ risaputo che le cose iniziano a cambiare veramente solo quando si passa dal “mi piacerebbe” al “voglio”. Questo passaggio avvenne alla fine del 2012. Un pensiero prima sporadico poi sempre più insistente fino alla fatidica decisione di mollare tutto per un lavoro tutto da creare e solo mio. Qualcuno saputo della decisione mi prese per pazzo, qualcuno cercò di riportarmi sulla retta via, quella della ragione, della razionalità ma il cuore era già altrove… Immaginavo e volevo una vita diversa, meno schematica, dove la mia creatività potesse esprimersi. Fu veramente dura combattere i fantasmi della paura che ogni sera venivano a trovarmi puntualmente a letto.
I fantasmi, con il senno di poi non abitavano dentro di me, ma al di fuori: nei bar, nelle strade, in ufficio…
Ma chi te lo fa fare? Mario ha provato e non è riuscito. Se non c’è l’ha fatta lui? Sei proprio sicuro? Guarda che hai 40 anni e tieni famiglia? Ritorna con i piedi per terra! C’è la crisi… sei pazzo?
Per fortuna almeno quella santa donna di mia moglie è sempre stata dalla mia parte… Senza il suo supporto molto probabilmente avrei dato ragione a quei maledetti e schifosi fantasmi “ammazza sogni” e sarei ancora lì seduto su quella stessa scrivania con il mio bel contratto a tempo indeterminato al sicuro dentro nel cassetto.
Partire da zero, facendo piazza pulita di tutto quello che è sicuro ma che non va per cercare una strada più consona alle proprie inclinazioni e ai propri sogni è un po’ come tuffarsi da un ponte trattenendo il respiro con la speranza che sotto ci sia abbastanza acqua. E’ una sfida un po’ folle dove ti puoi sentire davvero molto solo. Ogni cambiamento implica impegno, umiltà e voglia di mettersi in discussione tutti i giorni.
Soprattutto all’inizio tutti che ti domandano: come va? Cosa stai facendo ? Ma cosa fai tutto il giorno? Tutto normale, la gente si aspetta di vedere subito un risultato. Tu dentro di te sai già che il percorso che hai scelto sarà lungo, molto lungo e dovrai lavorare più di prima per ottenere qualcosa. La passione è la base di tutto ma ci vuole anche tanta determinazione e nervi saldi.
Costruirsi una nuova vita lavorativa a 40 anni però ha anche qualche vantaggio:
- finalmente sei tu che scegli
- mezza vita l’hai già fatta per cui cosa mai dovrebbe succederti anche se dovessi sbagliarti ?
- il tempo che ti rimane da vivere ha più valore quindi non lo vuoi più sprecare per cose che non ti interessano o che ti interessano poco.
Anni e anni di escursionismo, alpinismo e scialpinismo non te li tira via nessuno ma una volta diventato guida avrei trovato i clienti per lavorare? Questa alla fine è la vera sfida per chi vuole vivere di questo lavoro. Un tempo esistevano le guide di “valle” oggi sempre più rare e confinate nelle località più famose. Queste guide aspettavano il ricco turista davanti all’Hotel per poi accompagnarlo sulle montagne che ben conoscevano. Oggi se vuoi veramente vivere di questo lavoro non puoi di certo aspettare che il cliente bussi alla porta soprattutto se come me abiti in un piccolo paesino della pedemontana Pordenonese e non in Val Gardena!
Creatività, fantasia, immaginazione, disponibilità ad uscire dalle proprie zone confort sono qualità imprescindibili di una guida moderna sia che si occupi di escursionismo come me sia che si occupi di alpinismo e scialpinismo come la guida alpina. Queste qualità unite alla passione che da sempre dovrebbe contraddistinguere chi fa questo lavoro vanno veicolate tramite Web, social network, social-media- marketing.
La mia prima escursione guidata la feci in data 17-01-2016 .Ricordo ancora molto bene quel giorno. Ricordo le facce di ognuno dei partecipanti, il cielo blu e il giro che avevamo fatto. Un semplice percorso già fatto e rifatto tra le montagne di casa. Eppure ho rivisto quei posti con occhi diversi. O meglio ho rivisto negli occhi delle persone che accompagnavo lo stupore e l’emozione della mia prima volta. E’ stato bellissimo, magico!
A più di un anno di distanza da quel magnifico giorno ho conosciuto grazie al mio lavoro centinaia e centinaia di persone. Ho conosciuto persone piene di entusiasmo, disponibili che hanno alimentato la mia voglia di fare e la mia passione. Quello che faccio adesso non lo faccio solo per me ma anche per loro! Ogni giorno è un giorno diverso e prezioso, un bellissimo giorno che si aggiunge ad altri bellissimi giorni.
L’impegno è sempre tanto perché le cose da imparare e da studiare non finiscono mai. Alla fine tra promozione web, perlustrazioni varie, trekking ed escursioni guidate lavoro anche più di prima.
Qualcuno vedendomi felice tra i monti mi invidia. Il più delle volte si tratta di invidia benevola mista ad ammirazione. Altri mi dicono che sono un esempio. Altri ancora mi scrivono facendomi questa domanda: Ma si campa facendo l’Accompagnatore di M. Montagna? La mia risposta in questi casi è sempre la stessa: non lo so, dipende, posso solo dirti che al momento sono più felice di prima e questo mi basta.
I Love My Job