Camminare con le ciaspole, o racchette da neve, è uno dei modi migliori per godere delle bellezze della montagna invernale. Paesaggi fiabeschi, silenzio, la magia del bosco innevato, distese di neve senza fine…Un’attività adatta a tutti anche a chi non sa sciare! Non sono richieste particolari attitudini e con un po’ di pratica si prende confidenza con le “ciaspe” abbastanza naturalmente.
Tuttavia per iniziare con il piede giusto è necessario conoscere i pericoli della montagna invernale ed in primis stare il più lontano possibile dalle zone potenzialmente pericolose a rischio valanghe soprattutto se non si è adeguatamente attrezzati e scafati nell’uso dei dispositivi di ricerca dei sepolti in valanga (arva, pala e sonda)
Ma partiamo da zero e iniziamo dall’attrezzo base da acquistare ovvero la ciaspola o racchetta da neve.
L’acquisto della ciaspola è la prima cosa da fare. Il mio consiglio è quello di rivolgerti ad un negozio specializzato che sappia indirizzarti nell’acquisto in base al tuo peso e al tipo di utilizzo che ne vorrai fare. Non serve una ciaspola di grandi dimensioni se ti limiti ai percorsi ben battuti e magari pesi poco più di 50 kg!
Oltre alle ciaspole sono fondamentali i bastoncini da trekking con apposita rondella larga per evitare lo sprofondamento degli stessi nella coltre nevosa. Se nell’escursionismo estivo sono facoltativi in quello invernale i bastoncini sono importantissimi per una progressione fluida e piacevole.

Inverno 2016. Con i partecipanti alla ciaspolata “Cuore di Panna” in Cansiglio
Come camminare con le ciaspole: i tipi di terreno
- Su terreno pianeggiante o leggermente ondulato cammina normalmente con le gambe appena un po’ più larghe (secondo la larghezza della ciaspa) cercando di non sollevare ad ogni passo la racchetta dal terreno , ma piuttosto trascinarla in modo fluido e preciso. I bastoncini vanno puntati leggermente inclinati all’indietro in modo da usufruire di una maggiore spinta, badando bene a coordinare alternativamente bastoncino e passo evitando come la peste l’andatura in “ambio” (movimento simmetrico di gamba e braccio dello stesso lato del corpo).
- Su terreno più ripido sollevare l’apposito alza-attacco e salire evitando se possibile la linea di massima pendenza, privilegiando un percorso a zig-zag. L’alza-attacco deve essere poi tolto nei tratti pianeggianti e durante le discese! Non dimenticarti mai che su terreno duro e ghiacciato il ramponcino della ciaspa non ha di certo la tenuta di un rampone classico applicato direttamente allo scarpone! Questo è molto importante soprattutto se l’esposizione aumenta.
- Nei traversi obliqui il piede a monte procede nella direzione di marcia mentre il piede a valle è messo di piatto con la punta della ciaspa che diverge leggermente verso valle. Il busto, flesso in avanti, va ruotato a valle. In fase di carico tutta la ciaspa deve aderire al suolo.
- In discesa se la neve è fresca e morbida potete anche fare dei passi lunghi in scivolata assumendo una posizione leggermente arretrata e con le ginocchia leggermente piegate. Con neve dura o ghiacciata meglio passi brevi e ben assestati. Per una maggiore stabilità è consigliabile allungare i bastoncini di qualche cm rispetto alla salita.

Il silenzio e la magia della montagna d’inverno
Dove camminare con le ciaspole
- Stradine di montagna o facili sentieri con pendenza medio/bassa e con una copertura nevosa continua di almeno 25 cm.
- Nel caso di superfici con neve crostosa, neve fresca o pesante è assolutamente consigliabile progredire con ciaspole ai piedi. In tutti i casi di neve dura e molto compatta è sicuramente meno dispendioso e più veloce camminare senza ciaspole.
- Boschi a debole pendenza e altipiani seguendo percorsi già battuti sono i posti migliori e più sicuri soprattutto per chi è all’inizio e non ha esperienza. Al di fuori di questi spazi è vivamente consigliato per la propria e altrui incolumità avere con se e saper usare l’attrezzatura di autosoccorso in valanga (Artva – pala- sonda).
- I terreni d’avventura non battuti e segnalati necessitano invece di buone capacità di orientamento: la neve fresca copre ogni segno del sentiero, per cui non contare di trovare molti segnali che ti indichino la strada….
Quando camminare con le ciaspole
Di giorno e di notte! Si proprio di notte! Le ciaspolate con la luna piena sono una vera figata! Provare per credere!

Pausa merenda durante una ciaspolata notturna con la luna piena
Se dopo aver letto questo articolo sei ancora più convinto di andare a ciaspolare ma sei alle prime armi il mio consiglio è quello di iniziare con qualcosa di soft stando ben alla larga da canaloni, pendii ripidi (soprattutto fuori dal bosco) e forcelle. Non dimenticarti poi che lo stesso percorso fatto in estate, con le ciaspole ai piedi richiederà uno sforzo supplementare quasi doppio. E questo non è poco!!!
Se cerchi dei professionisti in grado di accompagnarti in massima sicurezza nella conoscenza di questo mondo a te nuovo, oppure semplicemente non hai tempo e voglia di sbatterti per trovare i percorsi giusti ecco il ricco programma che ho stilato in collaborazione con il collega Asp. GA. del collegio Guide Alpine Veneto Samuele dal Bò per l’inverno 2016-2017:
NB: per le uscite week end in rifugio è richiesta prenotazione con largo anticipo. Max 20 posti disponibili! Possibilità di avere attrezzatura (ciaspole e bastoncini) a noleggio su richiesta.
Scarica qui il programma delle “Ciaspolate Senza Stress”2016-2017.
Ciao ci vediamo sulla neve!