Oggi come non mai il mercato offre una miriade di scarpe da montagna per escursioni e trekking. Scarpe basse e alte con suole più o meno rigide. Ma come orientarsi nella scelta?
Ogni azienda del settore ha diversificato la propria offerta producendo calzature con caratteristiche e con destinazioni diverse. In mezzo a questa vera e propria giungla è molto facile sbagliarsi ed acquistare un prodotto che non corrisponde alle proprie reali esigenze.
Anche in giro per le montagne vedo purtroppo molta confusione. Mi è capitato di incontrare persone con grossi e pesanti scarponi da montagna modello “Nanga Parbat” percorrere facili sentieri tracciati come autostrade mentre al contrario vederne altre rischiare la vita in scarpe da ginnastica cercando di gradinare su ripidi nevai….
Tra questi due estremi esiste per fortuna una via di mezzo dettata dal buon senso e da poche e semplici informazioni che possono fare la differenza sia per quanto riguarda il comfort e sia per una maggiore sicurezza.
Consigli per l’acquisto delle scarpe di montagna
Proprio per evitare di sbagliare, prima di entrare in negozio per l’acquisto delle scarpe da montagna, consiglio vivamente di avere già le idee ben chiare circa l’uso che se ne farà, tenendo presente che non tutti i percorsi vogliono le stesse scarpe. Sapere in anticipo il tipo di terreno e il fondo dei percorsi su cui ci si vuole cimentare contribuisce non poco a partire con il piede giusto per questo delicato acquisto.
Altra cosa importante è fare un analisi onesta delle proprie capacità e del proprio stato di allenamento medio, tenendo conto anche di fattori quali l’età e gli eventuali traumi pregressi agli arti inferiori. Un certo tipo di scarpa, calzata da una persona allenata e preparata, può essere il top mentre può risultare difficile da gestire per chi non ha la stessa esperienza e preparazione.
Faccio un esempio: un escursionista navigato o un alpinista con buone doti di equilibrio e di destrezza non avrà nessuna difficoltà a scendere con le scarpe basse leggere da approach o da trail un ripido ghiaione franoso in sicurezza. Cosa non proprio così scontata per il turista della domenica con ai piedi le stesse scarpe, che beneficerà invece di una scarpa un po’ più strutturata e con suola più scolpita.
Personalmente nel caso di escursioni in giornata, che non prevedono discese di lunghi ghiaioni o tratti in alta montagna dove è possibile trovare neve, mi trovo benissimo con scarpe da montagna basse del tipo trail runnig (marca preferita LaSportiva). Scarpe leggere, sensibili e che permettono una camminata comoda, piacevole e veloce. Il piede suda poco e rischio quasi pari a zero di vesciche. C’è però da dire che queste scarpe, rispetto allo scarpone, hanno una durata nel tempo inferiore. In secondo luogo per il fatto di avere la caviglia libera è richiesta maggiore attenzione nella camminata nei tratti più sconnessi per evitare possibili distorsioni, soprattutto durante le discese e a fine giornata, quando la stanchezza si fa sentire.
L’uso del classico scarpone alto e robusto lo limiterei ai sentieri difficili e poco battuti, ai percorsi che prevedono la discesa di lunghi ghiaioni o l’attraversamento di ripidi pendii erbosi e di tratti innevati. Sicuramente è la soluzione che mi sento di consigliare per chi ha sofferto o soffre di problemi alle caviglie (distorsioni ecc..) o per chi affronta lunghi percorsi di più giorni con zaini pesanti sulle spalle. In tutti questi casi la scelta dello scarpone classico da montagna con suola vibram di buona struttura rimane l’opzione ideale e senz’altro la più sicura.
Un buon compromesso per chi fa escursionismo non molto impegnativo è sicuramente lo scarponcino Mid leggero. Questo tipo di calzatura ha il vantaggio di sostenere e fasciare sufficientemente il piede senza avere l’ingombro e il peso dello scarpone classico.
Nel caso di trekking di più giorni, dove è possibile incontrare diversi tipi di terreno e con svariati tipi di fondo (sentiero facile, ghiaioni, terreno innevato ecc…) è un ottima soluzione alternare, in base alle diverse situazioni le scarpe da montagna basse allo scarpone. Qualche etto in più sulla schiena quando una delle due calzature rimane nello zaino, può garantire una maggiore sicurezza, può evitare spiacevoli rimpianti e qualche fastidiosa vescica.
Altre variabili da tenere in considerazione sono: la maggiore o minore durezza della suola e la larghezza della calzata.
E’ notorio che una suola dura affatica di più è poco sensibile e assorbe meno le asperità del terreno mentre sarà il massimo per la sicurezza in caso di neve compatta o dura (es attraversamento canali di neve ad inizio stagione).
E ancora…, fatte le dovute eccezioni per singoli e specifici modelli, alcune ditte producono calzature per “piedi magri e stretti” (es. LaSportiva) ed altre invece si rivolgono a consumer con piedi più “cicciotti e larghi” (es. Meindl, Aku e Scarpa).
Una volta individuato il tipo di calzatura che fa per voi non esitate a provare in negozio modelli di più marche.
Armatevi di santa pazienza e cercate di concentrarvi sulle sensazioni che la scarpa trasmette al vostro piede. La calzatura giusta deve essere confortevole, avvolgente e non presentare pressioni né vuoti. Il piede deve rimanere ben disteso e senza costrizioni di sorta. In unica parola: deve essere precisa!
Importante: provate sempre le scarpe da montagna indossandole con il calzino adatto a quello specifico tipo di scarpa (il calzino adatto per una scarpa da trail running non è adatto per uno scarpone strutturato).
Insomma scarponi classici, scarponcino Mid o scarpa bassa, ormai è questo da tempo il dilemma che accompagna ogni appassionato in negozio al momento della scelta.
Oggi le scarpe da montagna ideali esistono più che mai ma bisogna sapersele conquistare prima di tutto facendo un attenta e scrupolosa valutazione circa le proprie reali esigenze. Solo allora ci si può fidare di entrare in negozio per l’acquisto!