Alla scoperta delle casere del Friuli

La casera è una struttura architettonica tipica dell’ambiente alpino e prealpino della zona nord orientale dell’Italia. Sono molte le casere del Friuli che negli ultimi anni sono state ristrutturate o addirittura ricostruite ex novo per non perdere del tutto il legame che lega  questa terra con la vita pastorale di un tempo, un tempo nemmeno tanto lontano ma così profondamente diverso dai giorni nostri.

Camminare per casere vuol dire fare un viaggio nel passato, immaginando come deve essere stata dura la vita lassù per i pastori, i boscaioli e per le tante famiglie che durante l’estate popolavano le montagne  del Friuli per la fienagione. Montagne brulle, ostili e con pochissima acqua.

Durante queste escursioni è bello riuscire ad immedesimarsi nelle persone che frequentavano  la montagna non per svago ma per necessità, viaggiando alla scoperta di questi posti oltre che con il corpo anche con la fantasia. Una volta infatti, prima del boom economico degli anni 50 e 60, la montagna in Friuli era molto viva:  erano molti gli uomini e gli animali che passavano l’estate in altura per poi scendere in pianura con l’arrivo dei primi freddi e numerose erano le casere del Friuli in attività sparse per le montagne. Queste servivano principalmente come ricovero per i pastori e per la produzione in loco dei formaggi. A testimonianza di questa antropizzazione della montagna friulana, sono tutt’ora visibili molti resti di antiche malghe e diverse tracce di muretti in sasso che venivano usati  per demarcare i confini tra lotti attigui. In altri posti il turismo aggressivo si è portato via questo patrimonio, in Friuli no, almeno non del tutto. Camminare per le  casere del Friuli è un modo per riscoprire questi posti  in chiave moderna rispettandone la storia.

Lungo i sentieri di accesso alle casere tutto sembrerà  più lento e dolce, in netto contrasto con l’asprezza di queste montagne così inospitali e silenziose. E poi una volta  a destinazione, magari sudati o bagnati, si apprezzerà la possibilità di scaldarsi ed asciugarsi accendendo  il camino o la stufa presenti in quasi tutte le casere. Si mangia qualcosa, si beve un po’ di te o un po’ di vino, si chiacchiera con gli amici del più o del meno e la giornata trascorre piacevole e in modo semplice. Quando si tornerà  a casa ci si sentirà veramente rilassati anche se un po’ affumicati… Provare per credere!

Per chi volesse vivere un’esperienza ancora più completa e remunerativa suggerisco di portare con sè il sacco a pelo per il pernottamento e di passare una serata diversa  in allegria con gli amici sempre nel massimo rispetto del posto. In alcune casere ci sono addirittura  i lettini e non occorre nemmeno il materassino!

Sono veramente tante le casere in Friuli che negli ultimi anni sono state restaurate e fungono da ricovero, fare un elenco finirebbe per annoiare me e anche voi, così ho deciso di segnalarvene  5 che conosco molto bene per averle più volte raggiunte.


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5 itinerari a piedi per le casere del Friuli

  • Casera di Giais. Casera situata nelle Prealpi Carniche affacciata sulla pianura friulana. Sorge a 1289 mt, su un bel prato, ed è in buone condizioni anche per un eventuale pernottamento (lettini). Dotazione: camino e cucina economica
  • Casera Bitter. Accogliente ricovero in zona Barcis (PN). Sorge a 1138 mt in una radura in mezzo al bosco. Dispone di apposita zona notte separata con lettini. Dotazione: camino e cucina economica.
  • Casera Podestine. Sorge a 1015 mt, in fondo alla val di Gère, nelle Prealpi Clautane. Facilmente raggiungibile anche da bambini vista la mancanza di dislivello. Per un eventuale pernottamento si consiglia di mettere nello zaino, oltre al sacco a pelo, anche il materassino. Dotazione: Camino
  • Casera Lodina. sorge a 1567 mt su un bel prato soleggiato, alle pendici orientali del Monte Lodina, nel Parco delle Dolomiti Friulane proprio sopra il paese di Cimolais (PN). L’edificio è in cattive condizioni ma è una valida meta escursionistica con una magnifica vista sul Monte Duranno 2668 mt.
  • Traversata delle casere dal Rifugio Pordenone : Casera Bregolina Grande, Casera Bregolina Piccola e ricovero Casera Pramaggiore. Almeno 2 gg con pernottamento. Itinerario stupendo riservato ad escursionisti esperti nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane. Non praticabile d’inverno.

Consigli utili per scoprire le casere del Friuli

  • Le stagioni migliori per scoprire le casere del Friuli sono l’inverno, se non vi è troppa neve, la primavera e l’autunno. In estate molti sentieri di accesso alle casere, soprattutto se a bassa quota, sono invasi da erbe alte e da folta vegetazione.
  • Portare con se una buona riserva d’acqua. In molti siti non vi è la possibilità di approvvigionamento.
  • Attenzione alle zecche, soprattutto in tarda primavera ed inizio estate. Controllarsi sempre con cura almeno un paio di volte al giorno.

3 cose da fare per tutelare le casere

  • Non lasciate rifiuti dentro e fuori dalle casere. Portate tutto a valle anche i rifiuti lasciati da altre persone (incivili).
  • Contribuite all’approvvigionamento della legna.
  • Prima di lasciare la casera: pulite per terra, lavate eventuali pentole che avete usato, chiudete bene finestre e balconi e togliete la cenere dal camino.

Insomma venite pure a scoprire le casere del Friuli e divertitevi ma non lasciate segni del vostro passaggio!

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