E’ l’inizio dell’autunno e già da qualche sera in Cansiglio si sentono i primi bramiti dei cervi in amore. Il bramito è un verso forte, rude e profondo di quelli che non può lasciarti indifferente… E’ emesso dai maschi adulti che si sfidano tra loro mostrando con fierezza i possenti palchi all’avversario di turno. Andare in Cansiglio ad ascoltare il bramito del Cervo è un esperienza bella, emozionante e alla portata di tutti, bambini compresi.
Il rituale del corteggiamento si ripete ogni anno e dura solo una manciata di settimane. Non sono poi molti i giorni buoni per l’accoppiamento! In questo preciso momento dell’anno i maschi adulti con il loro caratteristico palco ramificato si devono dare da fare per conquistare le femmine che normalmente si muovono in branco insieme ai cervi più giovani.
Con un po’ di fortuna e facendo silenzio non sarà improbabile riuscire a scorgerli anche da distanze piuttosto ravvicinate. Le ore serali sono le migliori, quando nella semioscurità del crepuscolo la foresta si anima particolarmente di andirivieni di cervi. Un emozione!
Il Cansiglio detiene insieme allo Stelvio il primato della più alta concentrazione di cervi in Italia. Se è vero che nei primi anni ottanta si contavano solo poche decine di esemplari ora la popolazione è decisamente aumentata. Stime recenti riportano la presenza di più di tremila esemplari!
Questa espansione demografica è dovuta allo spopolamento della montagna in atto dal dopoguerra in poi con la riduzione della caccia e alla mancanza di predatori naturali. Oltre a ciò durante l’inverno in questa particolare zona delle Prealpi i cervi hanno immediato accesso ai ripidi versanti meridionali delle montagne, quasi sempre sgombri dalla neve, quelli rivolti verso la pianura veneta e friulana per intenderci.
Ma non è tutto oro ciò che luccica! Questo “affollamento di cervi” è anche causa di un impoverimento del mantello vegetale del sottobosco. Questo grosso animale mangia infatti qualsiasi cosa di vegetale ( cespugli, erba, gemme ecc..) gli si pari davanti. Addirittura le cortecce degli abeti rossi nel caso di necessità! Certo ai nostri occhi il bosco appare perfettamente pulito e privo di erbacce ma nel lungo periodo questo potrebbe costituire un pericolo per le biodiversità di questa zona.

Cervo del Cansiglio – foto di Burigana Paolo
Detto questo andiamo a conoscere da vicino alcuni aspetti importanti che riguardano la vita di questo splendido animale, il più grande ungulato delle nostre montagne!
I maschi (solo questi hanno il caratteristico ed imponente palco ramificato) possono raggiungere un peso di 200 kg. Il palco cade in primavera (marzo-aprile) per poi ricrescere assai velocemente e raggiungere il massimo splendore verso luglio quando il sottile velluto che lo ricopre si stacca naturalmente. Ogni anno che passa, il palco cresce sempre più grande e con un numero di punte in più. Tuttavia è impossibile stimare con precisione l’età dell’animale basandosi unicamente sul trofeo e sul numero di “punte”.
Il periodo di gestazione dura circa otto mesi. Il cucciolo nascerà intorno a maggio e resterà con la madre fino alla stagione seguente.
La vita media del cervo si aggira intorno ai 15 anni ma vi sono alcuni esemplari che riescono a superare i 20 anni. I maschi diventano adulti dopo cinque anni mentre le femmine già verso i due anni.
L’ habitat prediletto del cervo in generale è costituito dalle zone boschive con presenza di radure o aree di boscaglia poco fitta, generalmente in ambiente pianeggiante.
Foto di copertina di Carmine Mozzillo