Il Monte Fara (1342m), posto al margine meridionale delle Prealpi Carniche, è uno dei primi rilievi a ridosso della pianura. Grazie alla sua posizione è un balcone naturale da cui poter ammirare tutta la pianura Friulana fino al mare Adriatico.

In primavera, le praterie sommitali che conducono alla cima, si costellano di un infinità di stupende fioriture di Coronilla guainata mentra al limitare del bosco fanno capolino le bellissime Primule maggiori. In questa stagione anche il bosco di faggi stà rinascendo e le nuove foglie gli donano un colore verde smeraldo punteggiato dal viola intenso della Dentaria a cinque foglie.

Partendo da Andreis saliremo lungo l’antica via di Forcella La Croce che, fino a un secolo fa, era l’unico accesso alla Valcellina e collegava Maniago ad Andreis, Barcis, Cimolais, Claut ed Erto. Questo sentiero ebbe un ruolo sociale, culturale ed economico di primaria importanza per le genti di questi paesi, altrimenti condannati a un estremo isolamento imposto dalla situazione orografica e morfologica del territorio, chiuso tra le cime delle Prealpi Carniche e isolato a valle dall’orrido del Cellina.

Superata la forcella, lasceremo il bellissimo bosco di faggi per percorrere l’erbosa dorsale che sale verso la cima. In questo tratto infatti, il fianco occidentale del Monte Fara è inciso profondamente dalla forra del torrente Cellina (Riserva naturale regionale) che assume le caratteristiche di un canyon spettacolare sopra il quale cammineremo.

Dalla cima potremo ammirare il lungo susseguirsi di cime delle Alpi Carniche e Giulie che si tuffano nel golfo di Trieste.

Per il rientro, compiremo un anello che ci immergerà nuovamente nei fantastici colori dei faggi, portandoci fino ai pascoli di Casera Fara. Qui si apre una bellissima visuale che spazia dalla dorsale del Resettum fino al Monte Castello e al Monte Raut.

GUIDA: ALBERTO FACCHIN