Il Monte Grappa ha avuto un ruolo cruciale durante la Prima Guerra Mondiale, divenendo un punto strategico per l’esercito Italiano. Dopo la disfatta di Caporetto del 1917, la montagna fu teatro di aspri combattimenti tra le forze Italiane e l’esercito Austro-Ungarico.
Grazie alla difesa sul Monte Grappa (1775 m), l’esercito Italiano, attestato lungo il corso del Piave, riuscì a resistere all’attacco nemico e a fermarne l’avanzata. I soldati trasformarono non solo Cima Grappa, ma anche l’intera dorsale che scende verso la pianura in una roccaforte, scavando trincee, camminamenti e gallerie nella roccia, che ancora oggi testimoniano la violenza degli scontri.
Dopo il conflitto, nel 1935, le autorità costruirono il Sacrario Militare del Monte Grappa per raccogliere i resti di oltre 12.000 soldati di entrambe gli eserciti. Questa monumentale struttura rappresenta oggi un luogo simbolo della memoria e del sacrificio di migliaia di uomini.
Il nostro anello escursionistico ci permetterà, con un dislivello relativamente contenuto, di raggiungere alcuni dei punti salienti di questa lunga dorsale, fino a culminare presso l’imponente struttura dell’Ossario. Durante tutto il percorso e soprattutto dalla cima, potremo ammirare una vista spettacolare sulla pianura Veneta fino al mare, sul corso del fiume Piave e su buona parte delle Dolomiti.
Un’escursione per 3 cime…
Seguiremo un sentiero panoramico che ci condurrà su ben tre cime diverse. Partiremo da Baita Camol (1180 m) e, attraversando radure e splendidi boschi di faggi, raggiungeremo le pendici del monte Legnarola (1327 m). Da qui percorreremo la panoramica dorsale fino al monte Colombera (1449 m) e proseguiremo in cresta verso l’Ossario e Cima Grappa (1777 m). La discesa ci porterà attraverso le dolci praterie sotto Casera Pellizzari, poi lungo una comoda mulattiera tra boschi, radure e malghe, fino a chiudere l’anello rientrando al punto di partenza.
Vivremo un’escursione piacevole tra storia e panorami, che ci farà apprezzare questi luoghi tanto belli quanto segnati da aspri combattimenti, aiutandoci a riflettere sul valore inestimabile della pace e della libertà.
GUIDA: ALBERTO FACCHIN